Pessina Costruzioni ha avanzato una richiesta di risarcimento danni per 50 milioni all'agenzia della Regione Liguria Ire e alla Asl5 per la rescissione del contratto per la costruzione dell'ospedale Felettino della Spezia "appaltato tramite regolare bando pubblico nel 2015", scrive l'azienda. Pessina ritiene che "in tutti gli aspetti delle diverse fasi del cantiere non vi sia stato alcun inadempimento imputabile a Pessina, il cantiere era regolarmente aperto in attesa di una variante approvata dall'organo Provinciale preposto. A seguito di questa approvazione, senza motivazioni, il contratto è stato rescisso". Pessina afferma che "i ritardi registrati nella realizzazione dell'opera sono imputabili alle iniziative o all'inerzia delle amministrazioni appaltanti. La decisione di risolvere il contratto è inammissibile, prima ancora che infondata, sotto diversi profili sia di diritto amministrativo che di diritto civile".
Immediata la risposta del governatore Giovanni Toti: "Ci aspettavamo un contenzioso, era prevedibile, ma riteniamo che a subire un danno siano stati l'amministrazione regionale e tutti i cittadini spezzini, a causa dei ritardi inaccettabili nella realizzazione dell'ospedale. Per questo dovrebbe essere Pessina a risarcire noi, che siamo parte lesa. Valuteremo nelle prossime ore come agire".
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