Resta a Genova l'inchiesta sul Bana,
il cargo libanese sospettato di avere trasportato cingolati e
armi dalla Turchia in Libia. Il ministro della Giustizia Alfonso
Bonafede ha dato l'autorizzazione a procedere, come chiesto
dalla procura di Genova. I pubblici ministeri Marco Zocco e
Maria Chiara Paolucci, insieme agli aggiunti Francesco Pinto e
Paolo D'Ovidio, avevano chiesto nei giorni scorsi una perizia
sulla scatola nera del Bana ma anche sui telefonini dei membri
dell'equipaggio e su tutta la strumentazione elettronica trovata
a bordo per ricostruire la rotta esatta dell'imbarcazione. Il
mercantile è fermo nel porto di Genova dal tre febbraio, per
verifiche tecniche. I pm avevano aperto una inchiesta per
traffico internazionale di armi, indagato il comandante e
sequestrato parte del cargo. La nave, scortata da due fregate
turche, era stata avvistata dalla marina militare francese lo
scorso 30 gennaio. Lo stesso presidente Macron aveva accusato
Erdogan di non rispettare i patti sulla Libia.
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