Consentire a proprietari, utenti e
operatori, e non solo a piccoli artigiani, l'accesso a natanti,
imbarcazioni e navi da diporto nei porti turistici e nei Marina
liguri, abilitare la navigazione ed i movimenti delle unità da
diporto lungo le coste, sia per finalità turistiche che per
preparazioni e manutenzioni necessarie per la stagione estiva,
consentendo spostamenti da e per cantieri, per prove in mare e
raggiungimento dell'ormeggio presso un Porto/Marina, estendere a
tutte le attività legate alla filiera nautica, siano esse
produttive e di servizi, l'autorizzazione ad operare nel pieno
rispetto delle misure per il contrasto e il contenimento della
diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro. Sono le
tre proposte, per la ripresa del comparto nautico in vista della
Fase 2 e della stagione estiva, lanciate da Genova for Yachting
- l'associazione che rappresenta il comparto della nautica
professionale genovese (www.genovaforyachting.com) - in un
lavoro congiunto con Assagenti, Associazione locale dei
Raccomandatari Marittimi, e la Rete dei Marina liguri, Liguria
for Yachting.
In una lettera al presidente della Regione Liguria Giovanni
Toti, Giovanni Costaguta, presidente di Genova for Yachting
chiede l'inserimento dei provvedimenti nel prossimo decreto ed
esprime apprezzamento per l'attenzione dedicata dalle
istituzioni locali alla cantieristica e alle attività legate
all'economia del mare.
L'individuazione e la realizzazione di progetti concreti che
possano essere volano per la crescita dell'economia legata al
mare sono l'obiettivo di Genova for Yachting, che riunisce 44
realtà genovesi che, con un fatturato complessivo circa 170
milioni/anno, si confrontano con successo in un settore
internazionale ad altissimo livello di competizione, in un
mercato di riferimento che si aggira intorno ai 6 miliardi/anno
(spesa operativa annuale mondiale) con una ricaduta del 100% sul
territorio.
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