La Liguria riparte con un'ordinanza regionale che permette di tornare alla vita prima del lockdown ma con le dovute misure di sicurezza. Bar, ristoranti, palestre e piscine, negozi parrucchieri possono tornare ad accogliere i clienti. Ma la ripartenza appare lenta. Alcuni bar e ristoranti hanno ancora le saracinesche abbassate. Accade nella centrale galleria Mazzini, il salotto di Genova, dove tra i locali ancora chiusi c'è il ristorante Europa, luogo frequentato dagli imprenditori Garrone e Spinelli e dall'ex governatore Burlando.
Nei bar del centro va meglio rispetto alle settimane in cui il lavoro è stata caratterizzato solo dall'asporto. "Ma va piano piano - dice Fabrizio Murena - titolare di un bar nella centrale via XX Settembre - Dobbiamo invitare le persone ad entrare, c'è paura. Vedremo a fine giornata, ma la partenza non è incoraggiante". Stesso partito in un altro bar del centro, 'La Bottega del Caffè'. "Qualcosa in più dei giorni passati stiamo facendo, ma è ancora poco la ripartenza sarà lenta". Negli esercizi molto personale è ancora a casa.
I genovesi sono disciplinati. Tutti con mascherine, tutti a rispettare le distanze nei locali, tutti ad aspettare un cenno per poter entrare nei locali. Ma la città pare ancora in stand by. L'offerta dei bus è stata portata al 95%, aumentati i treni per i pendolari, ma sugli autobus non ci sono molti passeggeri, e in centro non si vede ancora camminare tante persone. Ma tutto è predisposto perché sia cosi. Da oggi tornano a pagamento anche i parcheggi, dopo che le tariffe erano state annullate nelle settimane del lockdown.
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