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Droga: Cozzi; spaccio in vicoli è mutato ed è strutturato

Droga

Droga: Cozzi; spaccio in vicoli è mutato ed è strutturato

Cittadini si sono sentiti doppiamente vessati in lockdown

GENOVA, 20 maggio 2020, 18:47

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Lo spaccio nei vicoli è mutato.
    Non ci sono più i disperati che arrivavano con i barconi, ma ci sono veri e propri gruppi organizzati che si sono spartiti il territorio, anche in modo violento". Lo dice il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi in merito a lamentele ed esposti di cittadini che hanno denunciato come spaccio e criminalità non siano cessate con il lockdown. "Il centro storico, però, non è abbandonato. Ma il livello di sopportazione di chi ci vive e ci lavora ha superato il limite e la situazione non è più tollerabile", sottolinea Cozzi. "La gente si è sentita doppiamente vessata: bloccati in casa, col permesso di uscire solo con l'autocertificazione e per comprovati motivi, e per strada capannelli di spacciatori".
    La procura monitora da tempo lo spaccio nei vicoli e ha portato avanti numerose operazioni, come quella della squadra mobile con gli arresti differiti, o con l'applicazione dell'aggravante della minorata difesa delle forze dell'ordine.
    "Negli ultimi tempi - spiega il procuratore - con la riduzione degli sbarchi abbiamo notato che ci sono gruppi più strutturati di spacciatori, senegalesi o nigeriani, che hanno marcato il territorio e se lo sono presi".
    "Oltre alla repressione e all'intervento delle forze dell'ordine e della magistratura - conclude Cozzi - ci vogliono anche forti iniziative da parte della politica. Bisogna fare in modo che le attività lecite "occupino" quel territorio. Perché dove avanza la legalità recede il marcio e l'illegalità".
   
   

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