Con la prima demolizione ad opera dell'escavatrice è cominciato oggi il grande lavoro dell'ultimo tassello per la messa in sicurezza del torrente Bisagno, l'intervento atteso di maggior rilevanza per la messa in sicurezza idraulica di Genova. "E' una giornata davvero importante. Si ricuce una ferita fatta di tanti morti, di lutti, la pietra finale per un percorso su cui la mia amministrazione si è impegnata moltissimo", ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti all'avvio dei lavori, al quale è intervenuta anche la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli.
"Per la città è un grande giorno - ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci -. Si comincia un'opera importante e fondamentale".
"Non dimenticheremo mai i morti dell'alluvione del 2011, come non dimenticheremo mai i 43 morti del Morandi. Dispiace pensare che riusciamo a lavorare solo quando abbiamo tragedie", ha sottolineato.
"Da qua a fine luglio si apriranno oltre 100 cantieri in Liguria: 100 cantieri dei concessionari autostradali e 30 di Anas", ha detto la ministra.
Lo scolmatore del Bisagno è una galleria di 6 chilometri, che con la nuova copertura del tratto focivo e lo scolmatore del Fereggiano metteranno in sicurezza idraulica la zona. Permetterà di smaltire direttamente in mare 450 metri cubi d'acqua al secondo, mentre la nuova copertura del Bisagno assicurerà il deflusso di altri 850 metri cubi per un totale di 1300 totali, una quantità secondo i modelli statistici può cadere su Genova una volta ogni 200 anni. I cantieri dovranno concludersi dopo tre anni di lavoro. L'opera costerà complessivamente circa 204 milioni di euro.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA