"E' una vergogna inaudita, che non ha precedenti in Europa. Così come siamo tristemente noti al mondo per il crollo di ponte Morandi, oggi saremo noti anche per l'incapacità di riuscire a gestire questa situazione da terzo mondo legata alle infrastrutture". Giampaolo Botta, direttore di Spediporto, l'associazione degli spedizionieri genovesi, cerca a fatica parole nuove per definire il caos dei cantieri autostradali e l'isolamento infrastrutturale della Liguria da cui si può uscire solo con un "commissario straordinario". "Oggi siamo di fronte ad una catastrofe organizzativa - dice -. Il problema delle infrastrutture in Liguria può essere superato soltanto affidando ad un commissario con poteri straordinari il compito di riprogrammare le attività di gestione e organizzazione di autostrade potendo affidare lavori e interventi". Ed è necessario fare presto. "Pretendiamo che le persone lavorino e si spostino per turismo - dice - e le mettiamo in condizioni di non potersi muovere, di non avere certezza sui tempi di percorrenza delle nostre autostrade, di rimanere bloccate ore nel traffico, di rischiare gravi incidenti". Una situazione da collasso in cui il risarcimento dei danni non può limitarsi a non far pagare il pedaggio autostradale. "Come Spediporto abbiamo fatto la class action per il Morandi, notificata sia ad Autostrade che al ministero - continua Botta -. Stiamo andando avanti e andremo avanti anche su tutto quanto sarà necessario fare per ottenere i risarcimenti ai danni che stiamo avendo ora. Perché rispetto al Morandi quelli di oggi sono ben più drammatici, purtroppo, incalcolabili, perché siamo veramente isolati".
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