(di Giulia Mietta) "E' enorme, è aperto, sembra una portaerei". Marco Bucci nei giorni scorsi ha potuto camminare sul nuovo ponte - "Genova San Giorgio" - e conferma di aver provato una sensazione forte, ma non parla ancora di commozione.
"Quella magari arriverà lunedì, se pioverà come sembra potrà mimetizzare le eventuali lacrime", scherza, ma neppure troppo.
Il sindaco di Genova e commissario per la Ricostruzione del viadotto sul Polcevera, in questi due anni, si è trovato più volte a parlare in pubblico con la voce rotta dal pianto, ma alla vigilia dell'inaugurazione è focalizzato sugli ultimi dettagli che potranno consentire al più presto l'apertura al traffico. "Abbiamo fatto quello che dovevamo fare - afferma - si continua a dire che il ponte è stata un'opera straordinaria ma è un errore enorme, noi abbiamo fatto una cosa che dovrebbe essere considerata normale, non penso che due anni siano un tempo eccezionale, penso siano un tempo giusto. Avremmo potuto guadagnare due o tre mesi se non avessimo avuto le complicazioni di amianto e maltempo".
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