La tecnica della sutura endoscopica è stata utilizzata per la prima volta all'ospedale Galliera di Genova. Il principale vantaggio è quello poter affrontare problematiche e complicanze a carico dell'apparato digestivo in modo meno invasivo, senza dover ricorrere alla chirurgia tradizionale. "L'utilizzo della sutura endoscopica - spiega Mauro Dalla Libera, dirigente medico di Gastroenterologia del Galliera - è stato scelto per l'affidabilità. E' un approccio meno invasivo, che ci consente di evitare un trattamento chirurgico che ha una degenza più lunga e difficile per il paziente''. Non solo, Dalla Libera sottolinea anche come ''all'interno delle possibili alternative endoscopiche, proprio le sue caratteristiche di resistenza e durabilità ci rendono più fiduciosi che il trattamento sia conclusivo e non necessiti di ulteriori ricoveri''. La nuova tecnica è stata utilizzata per curare una perforazione a livello del colon, una complicanza chirurgica giudicata difficile da trattare con i metodi tradizionali sia per la complessità che per il rischio di recidiva.
"Il concetto di mini invasività per il paziente - conclude lo specialista - sottintende un approccio complesso che deve essere interdisciplinare e integrato, e siamo orgogliosi di aver aggiunto un'ulteriore tassello alla nostra pratica clinica in questa direzione''.
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