Un bimbo di 18 mesi affetto da un
voluminoso tumore epatico è stato trasportato dalla Terapia
intensiva del Children's Hospital di Skopje, nella Repubblica
della Macedonia, alla Terapia Intensiva dell'Istituto Giannina
Gaslini di Genova. Le dimensioni del tumore provocano al bimbo
anche importanti disturbi respiratori e nei giorni scorsi la
famiglia e i medici macedoni avevano lanciato una richiesta di
aiuto alla direzione generale dell'ospedale Gaslini.
"L'Istituto Gaslini si conferma un punto di riferimento nel
mondo", segnala il presidente e assessore alla Sanità di Regione
Liguria Giovanni Toti. "Ci siamo subito attivati, dando il via
libera all'utilizzo del fondo di Regione Liguria istituito per
consentire interventi come questo - spiega - , prestando tutte
le cure necessarie ai minori stranieri che ne avessero bisogno:
se ci fosse anche solo una possibilità, va tentata per salvare
la vita di un bambino".
L'equipe di trasporto della UOC Terapia Intensiva Neonatale e
Pediatrica dell'ospedale pediatrico genovese diretta dal dottor
Andrea Moscatelli, si è recata in Macedonia per assistere il
piccolo durante il trasporto aereo, realizzato grazie
all'aeroambulanza organizzata e finanziata da Flying Angels
Foundation. Il bimbo è ora nell'area del reparto di Terapia
intensiva del Gaslini destinata all'ospitalità dei pazienti
esteri che devono sottoporsi a quarantena ai fini del controllo
dell'infezione da Covid-19. Sarà da subito sottoposto a
trattamenti intensivi per l'insufficienza epatica e respiratoria
e a chemioterapia per il trattamento della neoplasia epatica.
Il trasporto dall'Aeroporto di Genova all'Istituto Giannina
Gaslini è avvenuto grazie al supporto della Croce Verde Genovese
e di tanti volontari, con l'aiuto di fondi anche
dell'associazionismo privato, tra l'altro per il vitto e
l'alloggio della mamma che saranno garantiti.
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