Niente aumenti della Tari per i
commercianti e per le fasce economicamente più fragili della
popolazione. Dopo la pronuncia della Corte dei Conti che ha
imposto al Comune di Genova di inserire in bolletta gli
extracosti di Amiu, il sindaco Marco Bucci annuncia le prossime
mosse dell'amministrazione. "Discuteremo oggi in giunta la
questione Tari - ha spiegato durante la presentazione del nuovo
piano industriale di Amiu - ci impegniamo ad azzerare gli
aumenti per le categorie che maggiormente sono in difficoltà a
causa della pandemia, il commercio e coloro che già sono sotto
una certa fascia di reddito, metteremo in piedi una sorta di
protezione nei loro confronti". Anche il vicesindaco Pietro
Piciocchi, assessore al Bilancio, conferma l'indicazione data
dal sindaco: "Cercheremo di fare un'operazione secondo equità,
una volta raccolte le esigenze delle varie categorie andremo a
costruire un poderoso sistema contributivo". Nelle ultime ore è
stata stimata la possibilità di un aumento della tassa sui
rifiuti fino al 20%, ipotesi che ha fatto infiammare le
associazioni di categoria del commercio e le opposizioni. "Non
bisogna essere catastrofisti - continua il vicesindaco - al
momento ci troviamo in un picco di costi ma già dal 2022 potremo
avere un decremento, nell'immediato però cercheremo di ascoltare
tutti coloro che ci hanno chiesto un contributo". Di fatto gli
aumenti della Tari saranno in parte spalmati "sui privati di
reddito più alto - spiega il sindaco Bucci - e in parte potranno
essere messi dal Comune perché la Corte dei Conti ci permette di
farlo, in casi eccezionali e la pandemia è un caso eccezionale,
ritengo però che nei prossimi sei anni ci saranno ampi margini
per ridurre l'ammontare totale".
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