In un anno pesantemente colpito dal
Covid, gli ultimi dati Infocamere-Movimprese sulla demografia
delle piccole imprese artigiane liguri mettono in luce un trend
ancora in leggero calo. Su un totale di 42.910 microimprese
attive, nel 2020 si sono registrate alle camere di commercio
liguri 2.630 nuove realtà, mentre 2.733 hanno dovuto chiudere:
103 microimprese in meno, curva in calo dello 0,24%. Il 2019
aveva segnato una decrescita dello 0,8%. A livello nazionale, il
calo del settore artigiano è dello 0,37%, oltre 4.700 le unità
imprenditoriali perse nel corso dell'anno (circa 76.500 aperture
e poco più di 81.200 chiusure d'attività).
Uno sguardo alle province: a Genova, in totale 21.874
microimprese artigiane attive, chiudono 1.380 unità
imprenditoriali, ne aprono 1.284. Il saldo è negativo di 96
unità, -0,44%. A Savona si registra una decrescita dello 0,3%:
523 nuove microimprese iscritte, 550 hanno invece chiuso i
battenti. In totale 8.672 realtà artigiane attive sul territorio
provinciale. Restando a Ponente, l'artigianato di Imperia a fine
2020 conta 7.160 microimprese attive, con 466 nuove iscrizioni e
423 cessazioni d'attività, +0,6%. Spostandoci alla Spezia, calo
dello 0,4%: sulle 5.204 microimprese attive, 357 si sono
iscritte, 380 hanno cessato l'attività.
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