Bufera in Forza Italia. Il
coordinatore regionale della Liguria Carlo Bagnasco ha sollevato
dall'incarico di commissario provinciale alla Spezia Fabio
Cenerini, dopo che quest'ultimo aveva inviato una lettera al
vetriolo a Silvio Berlusconi accusando lo stesso Bagnasco di
essere "al servizio di Toti" e di essere un "lavativo" rispetto
all'impegno sulla Spezia, tanto da aver permesso l'uscita di
personalità da Forza Italia come l'ex assessore Paolo Asti. Ma
al centro della polemica c'è anche l'affidamento dell'incarico
di commissario comunale alla Spezia a Francesco Sergiampietri,
quello che Cenerini definisce "notoriamente il braccio destro di
Cavarra", ex sindaco di Sarzana del Pd, poi passato a Italia
Viva e definitivamente uscito anche dal gruppo dei renziani.
Bagnasco scrive oggi di aver sollevato Cenerini dall'incarico
per "la manifesta opposizione e contrapposizione alla linea che
sto portando avanti nel mio mandato di coordinatore regionale.
La sua figura si è rivelata politicamente non inclusiva e anzi
di fatto sostanzialmente divisiva". Non solo, Bagnasco ricorda
alcuni episodi che avevano portato Cenerini al centro della
polemica. "Cenerini si è reso protagonista di diverse prese di
posizione politiche che nulla hanno a che fare con i fondamenti
moderati, europeisti e liberali che stanno alla base del nostro
partito. Tra le tante ne ricordo due: le critiche vergognose a
un ristorante per la presenza di una cameriera di colore e
l'attacco alla Caritas della Spezia per la Cittadella della Pace
di Pegazzano". Sulle affermazioni di Cenerini il coordinatore
regionale si riserva "di percorrere le vie più opportune per
tutelare la mia immagine e la mia reputazione".
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