"Il pronostico non è dalla nostra parte, e abbiamo avuto solo due giorni per preparare una delle gare più difficili di questo campionato, ma cercheremo di uscire a testa alta e di cercare di mettere in campo le nostre qualità". L'allenatore dello Spezia, Vincenzo Italiano, traccia la strada in vista della difficile partita contro la Juventus in programma domani sera a Torino. Una partita che evoca dolci ricordi per lo Spezia: l'ultimo confronto diretto in Piemonte risale all'ultima giornata della stagione 2006/2007, in Serie B, quando i liguri batterono la Juventus e si garantirono i play-out per non retrocedere, conservando poi la categoria al termine del doppio confronto con l'Hellas Verona.
Il presente parla però di una missione molto più difficile da compiere e di uno Spezia che pare faticare soprattutto quando si trova di fronte squadre di pari rango e che lottano per lo stesso obiettivo, come accaduto sabato contro il Parma. Italiano però non accampa scuse. "Non penso che il primo tempo col Parma sia stato causato dal fatto che i ragazzi siano entrati in campo preoccupati, semplicemente i ragazzi non sono stati bravi a mettere in difficoltà il Parma, cosa che invece hanno fatto nella ripresa - dice il tecnico siciliano -. Sto cercando di fare capire ai ragazzi che dobbiamo esclusivamente pensare a fare la prestazione: rimangono quattordici partite dove dobbiamo sbagliare il meno possibile e concentrarci solo su quello che dobbiamo fare in campo. Non dobbiamo pensare alla classifica o ai punti".
Per la trasferta piemontese, il tecnico dei liguri perde Saponara, infortunato e uscito anzitempo contro il Parma, ma recupera Marchizza, mentre scalpita Nzola, tornato sabato in campo per venti minuti dopo l'infortunio. "Mi dispiace per Saponara, stava bene, e mi auguro di riaverlo al più presto.
Marchizza. Nzola, Farias, Terzi stanno crescendo di condizione, siamo in tanti e dobbiamo pensare di fare squadra, perché restare uniti in questo momento è fondamentale".
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