Una cinquantina di lavoratori del
Casinò di Sanremo ha manifestato, verso le 15, di fronte alla
scalinata della casa da gioco per protestare contro la chiusura
del proprio posto di lavoro dovuta all'emergenza sanitaria
malgrado a detta degli stessi dipendenti: la struttura rispetti
tutte le disposizioni di sicurezza. "Chiediamo a gran voce la
riapertura del nostro posto di lavoro - dichiara Dario Del Tufo,
segretario Snalc dei lavoratori del Casinò -. La situazione è
difficile: siamo rimasti aperti soltanto per i mesi estivi ed è
grazie alle dotazioni sanitarie adottate dalla nostra azienda,
se non si sono riscontrati contagi tra i dipendenti e i clienti.
Abbiamo termoscanner all'ingresso, mascherine obbligatorie, gel
igienizzanti e plexiglass sui tavoli da gioco".
A detta di Del Tufo, al momento sarebbero circa trecento i
dipendenti in cassa integrazione, contando anche quelli dei
servizi appaltanti. "Trecento famiglie che vivono un forte
disagio". Una situazione al limite, come sottolinea Valerio
Nurra, sindacalista della Cgil ed ex consigliere di maggioranza
della trascorsa Giunta Biancheri. "Siamo davvero in una
situazione disperata - afferma - con gente che non riesce più
fare la spesa, persone che sono tornate con i genitori, perché
non hanno i soldi per il mutuo o per l'affitto e persone
separate che devono passare gli alimenti e non ci riescono".
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