Ci sono alcuni prodotti, come la focaccia e la cima, il cappon magro e la panera, che fanno immediatamente pensare a Genova, ma ce ne sono altri che, prodotti in modo lievemente differente, sono tipicità anche di altre zone, come la farinata, che a Pisa e Livorno diventa "Cecina". Sono questi alcuni dei primi prodotti che entreranno a far parte del marchio De.Co (denominazione comunale), approvato il 23 marzo dal consiglio comunale di Genova.
"Questo permetterà di riconoscere i nostri prodotti tipici e caratteristici - dice Felice Negri, presidente di Confartigianato Genova - e qui dovranno entrare solo prodotti particolari e di grande qualità". Un registro di prodotti caratterizzanti del territorio, sia dal punto di vista gastronomico che della tradizione locale, dalle feste patronali alle sagre, come la Mostra della Zucca di Murta. "Abbiamo un patrimonio culturale, di storia e di tradizioni molto importante - spiega Elisabetta Filippello, referente Confartigianato Genova per le De.Co. - e oggi abbiamo presentato tutta una serie di prodotti più conosciuti. Per essere De.Co serve il rispetto di un disciplinare che permetterà di essere riconosciuti a livello internazionale, e non si tratta solo di prodotti agroalimentari ma pensiamo anche alllo stampo dei Corxetti, al mortaio, ma anche a iniziative tipiche del nostro territorio, come Euroflora o il Salone nautico".
Un risultato ottenuto dopo un lungo percorso iniziato in Regione Liguria. "Noi abbiamo istituito il registro regionale all'unanimità nel 2018 - spiega il consigliere regionale Claudio Muzio - e l'anno successivo la giunta ha approvato il regolamento che consente di iscrivere i prodotti in un elenco regionale che ha anche uno scopo promozionale". "Questo marchio permetterà di capire se un prodotto è Made in Genova al 100% - aggiunge Mario Mascia, consigliere comunale che ha promosso l'istituzione del registro - adesso passiamo alla fase applicativa e penso che in tempi brevi potremo arrivare all'obiettivo. La Giunta lancerà un concorso di idee per definire il logo e poi sarà convocata la commissione, della quale fanno parte tutte le associazioni dei commercianti, degli artigiani e degli agricoltori".
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