Trasformare l'alta via dei monti liguri che, con i suoi 440 km, collega le estremità della Riviera da Ventimiglia a Ceparana, in un sistema infrastrutturale da offrire ai turisti green che sceglieranno la Liguria: collegamento tra il tracciato principale e i borghi montani, nascita di punti tappa con servizi come quelli sulla via di Compostela o la via Francigena. È questo, l'obiettivo di 'AV 2020', un progetto di cooperazione regionale, finanziato per 1 mln e 330 mila euro con Fondi Psr. "L'Alta via da sentiero di crinale diventa rete di persone - spiega Alessandro Piana, vice presidente della Regione con delega al marketing territoriale - tramite la ricerca di experience sempre più accessibili e curate, a partire dall'ascolto delle comunità locali che presidiano le specificità del territorio. Non solo straordinaria bellezza paesaggistica, ma itinerari di interesse regionale, frutto di analisi sul campo, visioni multidisciplinari che abbraccino la passione per l'outdoor e quel sapore wilderness della Liguria verticale". "È un brand molto importante e molto apprezzato a livello internazionale - sottolinea l'assessore regionale al Turismo Giovanni Berrino - oltre che un'occasione per rafforzare l'appeal che ha il nostro entroterra. L'obiettivo è trasformare l'Alta Via in un percorso più accessibile a tutti, che ricalchi l'itinerario classico, ma con passaggi più semplici. Il tutto collegato con i piaceri della buona tavola attraverso i nostri prodotti tipici". All'Agenzia "In Liguria" che da tempo promuove l'Alta Via dei Monti Liguri spetta il compito di lanciarla sui mercati Italiano e Internazionale: "Stiamo impostando un nuovo lavoro di proposta ai tour operator nazionali ed internazionali, anche di alta gamma, del prodotto Alta Via e delle experience delle aree collegate - ha spiegato il commissario Roberto Moreno - poiché stiamo rilevando un elevato interesse in questa offerta integrata e autentica".
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