Trentaquattro imprese sono pronte a
investire oltre 36 milioni, a fronte di contributi a fondo
perduto per 7 milioni e 700 mila euro, e a fare 134 assunzioni.
Sono le aziende (24 piccole, 8 medie e 2 grandi) che hanno
presentato alla Camera di commercio di Genova domanda per il
bando, previsto nel "decreto Genova", per investimenti nella
Zona franca urbana di Genova - cioè i comuni di Campomorone,
Ceranesi, Mignanego, Sant'Olcese e Serra Riccò e i Municipi Val
Polcevera, Centro Ovest, Centro Est, Medio Ponente e Ponente -
riservato alle imprese insediate entro il 31 ottobre 2020,
pronte a investire almeno 300 mila euro ciascuna e creare
occupazione. In tutto prevedono 121 assunzioni a tempo
indeterminato e 13 in apprendistato o part-time, e per quanto
riguarda gli investimenti, sono legati ad acquisti di
macchinari, impianti, attrezzature e software. Inoltre 17
imprese intendono effettuare opere edili e impiantistiche e
altre 3 acquistare fabbricati già costruiti. "Preservare e
incentivare il tessuto imprenditoriale di un'area storicamente
vocata agli insediamenti produttivi, come quella della
Valpolcevera, soprattutto dopo il crollo del Morandi, è un
obiettivo che ci siamo posti per tempo, subito dopo la tragedia
- dice il presidente della Regione Giovanni Toti - Questo bando
rappresenta un altro deciso passo avanti nel sostegno alle
imprese danneggiate ma anche un incentivo per chi vorrà
investire in un'area che ha maggiormente sofferto le conseguenze
del crollo del viadotto Polcevera". Per il presidente della
Camera di commercio Luigi Attanasio la partecipazione al bando è
un "segnale di ripresa per questo territorio ferito" e "ora può
e deve diventare il volano della ripartenza" e per l'assessore
regionale allo Sviliuppo economico Andrea Benveduti "dimostra
la vitalità di un territorio che ha saputo resistere, ancor
prima del Covid, alle ripercussioni del crollo del ponte Morandi
e alla generale crisi economica".
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