Si è conclusa con l'impegno dal parte della prefetta di Genova Carmen Perrotta di chiedere un incontro al ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, la mobilitazione dei lavoratori di Leonardo preoccupati per il futuro della divisione Automazione, che in città occupa circa 400 persone, e per il rischio spezzettamento del sito genovese. I delegati, infatti, hanno incontrato i sindacati che hanno spiegato le preoccupazioni dei lavoratori.
"Grazie al coinvolgimento e alla partecipazione di tutti abbiamo iniziato a mettere qualche tassello - ha detto al termine dell'incontro Christian Venzano, segretario generale di Fim Cisl Liguria - e il Prefetto si è impegnato a portare sul tavolo del ministro le nostre preoccupazioni". "Questo è solo l'inizio di una partita lunga e difficile da portare avanti ma dobbiamo resistere per evitare che questa realtà industriale, a Genova da 50 anni, non sia il primo tassello di una serie di smobilitazioni da parte di Leonardo - ha sottolineato il segretario di Uilm Liguria, Antonio Apa - è necessario che il gruppo dirigente la smetta di fare finanza e ritorni all'economia reale. I lavoratori oggi con questa manifestazione mandano un messaggio preciso: saremo irremovibili sulla cessione dell'automazione per salvaguardare una società che ha prodotto capacità tecnologiche e professionalità eccellenti". "L'incontro con il governo sarà un momento fondamentale per giocarsi la partita - ha concluso Stefano Bonazzi di Fiom Cgil - venerdì avremo un incontro con il presidente della Regione, Giovanni Toti, per chiedere che si faccia carico nei confronti del governo del mantenimento dell'Automazione. Adesso attendiamo l'incontro con il governo ma se non troverà i lavoratori batteranno un altro colpo perché la partita è difficilissima ma la giochiamo fino al novantesimo minuto". Al termine dell'incontro i lavoratori hanno dato vita a un corteo che è arrivato in piazza De Ferrari, dove si è sciolta la manifestazione.
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