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Covid: torna a riempirsi il borgo di Boccadasse a Genova

Covid

Covid: torna a riempirsi il borgo di Boccadasse a Genova

'Molta voglia uscire, 'peccato maltempo', 'leggi non aiutano'

GENOVA, 01 maggio 2021, 17:47

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Nel primo sabato dalle riaperture si è ripopolato il suggestivo borgo sul mare di Boccadasse a Genova. Nessuna ressa, però, anche la giornata fredda, con il cielo coperto. "La gente ha molta voglia di uscire, anche se il tempo non è dei più invitanti. E' stato bellissimo ricominciare", dice Virginio Pastorino, ristoratore dal 1974, titolare dell'Osteria degli Artisti a Genova Boccadasse. Ha inaugurato proprio oggi il locale in una nuova posizione, soddisfatto di aver puntato tutto sui tavoli all'aperto, viste le norme attuali. A pranzo erano tutti pieni gli 80 posti in veranda, mentre gli altri 60 in giardino non sono stati preparati per la pioggia incombente, che puntuale si è poi presentata nel primo pomeriggio. "Il nostro problema più grosso sono le istituzioni che non capiscono i nostri problemi, ci credono dei ladri e non hanno nessun rispetto della categoria, ma se ci fanno lavorare lavoriamo onestamente e diamo da lavorare a tanta gente", dice. "Nel locale che avevo prima avevo 110 coperti in era pre-covid, oggi sarebbero stati zero perché non avevamo lo spazio esterno. Prima ancora la capienza sarebbe stata al 50%: Ti adegui, fai degli investimenti e le regole ricambiano - commenta ancora Pastorino -. Capisco che la pandemia e non è una stupidata da combattere, ma se ci fosse qualcuno che capisce i nostri problemi forse riusciremmo ad affrontarli insieme".
    Segnala le forti criticità legislative anche Alessio Pastine, presidente del Civ di Boccadasse e titolare del ristorante la Strambata e dell'hamburgheria StramBurger, sempre in posizione strategica nello storico borgo, un tempo di pescatori, oggi meta del tempo libero per molti genovesi e non solo. "Oggi purtroppo il tempo non è stato dalla nostra - dice Pastine -. A Boccadasse la gente c'era ma non era affollato come nei giorni di sole".
    "Il problema dei Dpcm sono i codici ateco - racconta ad esempio -. Io ho due attività. Come bar spiaggia ora posso servire dalle 18 alle 22 solo chi sta seduto, mentre chi ha codice ateco con cucina può servire anche da asporto fino alle 22. Al momento dobbiamo sperare in un coprifuoco leggermente posticipato", segnala sottolineando anche con orari allargati "si evita anche l'effetto imbuto".
   

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