"Desidero ringraziare i tanti
spettatori che, in possesso di biglietti per i concerti saltati
a causa del lockdown, hanno deciso di non chiedere il rimborso.
Un atteggiamento di grande generosità che speriamo presto di
premiare con una iniziativa loro dedicata". Lo ha detto il
sovrintendente del Teatro Carlo Felice di Genova, Claudio Orazi,
presentando la programmazione primaverile. Con lui il direttore
artistico Pierangelo Conte, l'assessore comunale Giorgio Viale e
l'assessore regionale Ilaria Cavo.
Il pacchetto prevede quattro concerti e un'opera. Il 14
maggio il primo appuntamento affidato a Nicola Luisotti e
incentrato su Cherubini (autore poco frequentato oggi ma
fondamentale nel suo tempo, come ha rimarcato Conte) e Brahms.
Il 18 maggio toccherà ad Alexander Lonquich nella doppia veste
di direttore e pianista offrire due Concerti mozartiani separati
da una Sinfonia di Haydn: "E' nostra intenzione - ha spiegato il
direttore artistico - lavorare sul sinfonismo mozartiano e,
intorno a lui, esplorare le esperienze italiane classiche e
preclassiche".
Il 22 maggio sul podio ci sarà Donato Renzetti e nel
programma figurerà Respighi: "Un settore che indagheremo nelle
prossime stagioni sarà quello del primo Novecento italiano oggi
quasi dimenticato".
Il 27 maggio concerto di chiusura con Fabio Luisi
(intervenuto con un saluto videoregistrato) e la Quarta Sinfonia
di Bruckner: "Con il maestro Luisi - ha annunciato Conte -
affronteremo l'intero ciclo di Sinfonie di Bruckner". Per quanto
riguarda l'opera il 10 giugno debutterà il già annunciato
gioiello donizettiano "L'elisir d'amore" con i giovani cantanti
dell'Accademia e le scene di Luzzati nel centenario della sua
nascita.
Infine il progetto Da Ponte: "Il 20 giugno al Teatro Olimpico
di Vicenza - ha detto Orazi - proporremo uno spettacolo dal
titolo "Concerto Da Ponte and Friends" che porteremo poi in
diverse città europee e negli Stati Uniti".
Per quanto riguarda gli orari degli spettacoli, i concerti
serali si svolgeranno alle 20; per le recite serali dell'opera
il Teatro si riserva di decidere se iniziare alle 19 o alle 20
sulla base delle nuove eventuali direttive ministeriali circa la
chiusura notturna.
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