A 25 anni dalla morte di Nada
Cella, la giovane donna trovata agonizzante nello studio del
commercialista dove lavorava, a Chivari, la procura trova nuovi
elementi per provare a risolvere il caso rimasto senza
colpevoli. Sono alcuni profili di dna femminili e maschili
trovati sulla camicetta della donna e sulla sedia dell'ufficio
ma anche una impronta papillare. "Saranno analizzati da
speciali strumenti in dotazione alla polizia scientifica che
speriamo ci possano permettere di arrivare ad avere un nome del
sospettato", spiega il procuratore capo Francesco Cozzi. Il caso
tecnicamente non è mai stato chiuso ma ha trovato nuovo impulso
grazie alle segnalazioni della famiglia Cella che ha nominato un
criminologo che ha passato al setaccio il caso. Ora spetta agli
investigatori della Mobile e alla Scientifica cercare di dare un
volto ed un nome a quelli profili di dna per provare a
individuare l'assassino.
Nada Cella aveva 25 anni e venne uccisa la mattina del 6
maggio del 1996 in un appartamento di via Marsala a Chivari,
dove aveva lo studio il commercialista Marco Soracco che venne
indagato e poi prosciolto. La giovane donna venne colpita alla
testa con un oggetto pesante che non è stato mai ritrovato
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