Un protocollo di intesa tra Comuni
liguri, tabaccai e associazioni dei consumatori per abilitare le
rivendite di tabacchi, presenti in quasi tutti i piccoli comuni
italiani, a operazioni bancarie di base come il prelevamento di
denaro. A promuoverlo la giunta regionale della Liguria,
preoccupata per la situazione dei piccoli comuni dell'entroterra
che stanno subendo una progressiva diminuzione dei servizi di
base. Secondo i dati illustrati dal coordinatore della consulta
Piccoli comuni di Anci Natale Gatto, ci sono 112 Comuni che, a
oggi, sono sprovvisti di sportelli bancari, 71 non hanno né
banche né postamat e 9 né banche né postamat né tabaccaio. "Le
riorganizzazioni e le razionalizzazioni delle spese di istituti
di credito e degli uffici postali rendono sempre più
difficoltoso il prelevamento di denaro contante - spiega Regione
Liguria - con un conseguente impatto sociale negativo
soprattutto per alcune fasce di popolazione come quella più
anziana che ha meno facilità nello spostarsi dal proprio comune,
oltre che una reale difficoltà ad un approccio esclusivamente on
line e virtuale con la gestione del denaro". Le rivendite di
tabacchi risultano già munite di terminali necessari per
l'esecuzione di alcune funzioni finanziarie come il pagamento di
bollette o l'emissione di marche da bollo. Anche nel periodo del
lockdown sono rimaste sempre aperte e hanno il vantaggio di un
rapporto fiduciario tra esercente e cliente consolidato nel
tempo. "Oggi mettiamo la prima pietra per ricostruire l'accesso
ai servizi di base nei comuni dell'entroterra ligure, visto che
la disparità che si è venuta a creare è palese - ha detto
l'assessore alla tutela dei consumatori Simona Ferro - Iniziamo
un percorso che parte dal prelevamento del denaro contante che
per molti è vissuto come un serio problema e mette in difficoltà
non solo le persone, ma anche il tessuto commerciale locale".
L'accordo siglato oggi è il primo su scala regionale.
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