Un viaggio tra cinque famiglie, venti opere e un solo edificio, Palazzo Nicolosio Lomellino di Via Garibaldi considerato tra i più affascinanti Palazzi dei Rolli di Genova che riapre al pubblico dal 9 maggio (fino al 31 ottobre) con un'esposizione dedicata alle grandi famiglie che lo hanno abitato. Un percorso che si snoda tra opere anche inedite e pannelli espositivi che raccontano le famiglie Lomellini, Centurione, Pallavicino, Raggi e Podestà, e la loro influenza sugli artisti, sugli sviluppi decorativi, sui temi iconografici.
La mostra coinvolge tutti gli spazi del Palazzo, dall'atrio alle quattro sale del Primo Piano Nobile al Giardino Segreto, e ripercorre le vicende che ne segnarono la storia. Dalla metà del Cinquecento, con la famiglia Lomellini, al primo ventennio del Seicento con il grande affresco di Bernardo Strozzi, voluto dal nuovo proprietario Luigi Centurione all'avvento della famiglia Pallavicino, che nel 1711 a cui si deve la realizzazione dello scenografico Ninfeo, al barone Andrea Podestà, sindaco della Genova postunitaria. Tra le opere in esposizione alcuni dipinti di grandi dimensioni raffiguranti l'isola di Tabarc, importante proprietà dei Lomellini, le straordinarie tele di Bernardo Strozzi e del Grechetto, di Marcantonio Franceschini, e gli acquerelli di Giovanni David, e una selezione di ritratti, per lo più inediti, della famiglia Podestà. "In quest'ultimo anno di pandemia - ha detto il proprietario del palazzo, Matteo Bruzzo, - ci siamo trovati a riscoprire alcuni valori e legami che tante volte vengono dati per scontati. Quello più importante è sicuramente la famiglia. E proprio alla famiglia, in questo caso alle famiglie, abbiamo deciso di dedicare questa nuova esposizione, che vedrà di nuovo i visitatori varcare le porte del Palazzo per conoscere chi l'ha reso quello che è oggi",
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