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False indicazioni su merce importata per evadere dazi

criminalità

False indicazioni su merce importata per evadere dazi

Sequestrati 200 mila euro a società ligure

GENOVA, 08 settembre 2021, 09:23

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Indicavano una falsa provenienza estera della merce importata per evadere il fisco. Il trucco, messo in piedi da una società ligure, è stato scoperta dalla guardia di finanza del capoluogo ligure coordinata dalla procura europea. I militari hanno sequestrato, in via preventiva, oltre 200 mila euro. Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Genova, hanno fatto luce sulle diverse fasi di una frode doganale realizzata dall'impresa per aggirare l'applicazione dei dazi antidumping, stabiliti dall'Unione Europea per contrastare le pratiche commerciali sleali da parte di imprese estere che, introducendo nel mercato europeo prodotti a un prezzo molto inferiore rispetto a quello di mercato, causano gravi distorsioni nella concorrenza e impediscono alle imprese comunitarie di rimanere competitive.
    Secondo quanto appurato, la società importava in Italia elettrodi di tungsteno che, sebbene prodotti e imballati in Cina, venivano trasferiti presso aziende thailandesi compiacenti, le quali, in cambio di una commissione, si occupavano di predisporre tutta la documentazione necessaria per attestarne la falsa origine thailandese, curandone poi il successivo invio in Italia. In questa maniera l'impresa italiana ha potuto usufruire dell'applicazione di un dazio del 6%, anziché di quello al 63,5% garantendosi così un risparmio fiscale di oltre 200 mila euro. Il titolare della società importatrice è stato denunciato per contrabbando aggravato e falso ideologico.

   Il sequestro preventivo eseguito oggi dalla guardia di finanza è il primo in Liguria, e tra i primi in Italia, chiesto dalla neo procura Europea, nata a giugno per contrastare i reati in danno della comunità. In questa maniera sono state bloccate somme corrispondenti all'evasione realizzata. La nuova procura europea, infatti, ha tra gli obiettivi quello di contrastare reati che danneggino la stabilità economica-finanziaria della Ue e dei singoli Paesi.
   

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