Potrebbe essere il primo punto del programma della prossima campagna elettorale, se Marco Bucci dovesse ricandidarsi al ruolo di sindaco di Genova. "Il tunnel subportuale è un'opportunità già molto discussa negli anni precedenti ma poi accantonata per tanti motivi - ha detto il primo cittadino nell'ambito della presentazione dell'Hackathon Uniwelab promosso da Webuil e Università di Genova - in questo momento però abbiamo alle porte una possibilità, su cui non posso svelare dettagli, ci sono dei finanziamenti che arriveranno a Genova e che abbiamo intenzione di utilizzare in questi termini". Secondo Bucci quindi l'opera è possibile, "sarà apprezzata dai genovesi" per i quali non dovrebbe essere a pagamento: "E' fondamentale che per i genovesi il transito nel tunnel sia gratuito", ha sottolineato Bucci.
Sulla questione del tunnel subportuale interviene anche Enrico Musso, coordinatore del Pums, il piano urbano della mobilità sostenibile, per il Comune di Genova. "Quella del tunnel subportuale è una lunga storia, iniziata oltre 20 anni fa, con un progetto costato molto alla città in termini di denaro pubblico e poi chiuso in un cassetto come troppe volte succede. L'idea dell'amministrazione è di tornare a studiare questo progetto". Secondo Musso non sarà possibile sfruttare i fondi del Pnnr o l'allegato governativo - "Le tempistiche non ce lo consentono" - ma una soluzione potrebbe essere quella del project financing: "E' possibile prevedere ad esempio un forte cofinanziamento privato - continua l'esperto di mobilità - e non si deve pensare necessariamente a un pedaggio per il transito nel tunnel ma, come avviene per tantissime autostrade urbane, si può ipotizzare un pagamento integrato nei pedaggi autostradali, come succede per la tangenziale di Milano o il Gra di Roma, non è che si paga materialmente un pedaggio per transitare ma queste infrastrutture hanno comunque dei costi di gestione"
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