In occasione del 230^ anno di
fondazione della Società Economica di Chiavari la Biblioteca
svela uno dei tanti suoi prestigiosi tesori: l'archivio
napoleonico del barone Alberto Lumbroso e lo fa con una mostra,
allestita negli spazi della quadreria di palazzo Ravaschieri,
dov'è esposta una selezione di 4 atti e 11 lettere autografe di
Napoleone e iconografie dell'epoca. La mostra è visitabile
liberamente, dalle 10 alle 12, da venerdì a domenica prossima.
Manoscritti, documenti e autografi appartenuti al barone
Lumbroso, studioso di Napoleone, sono stati donati tra il 1943
al 1946 alla biblioteca della Società Economica di Chiavari e
ora vengono messi in mostra nel duecentenario della morte di
Bonaparte.
La mostra è arricchita anche da una sorta di 'appendice'
dedicata ai corali miniati (grandi libri di musica manoscritti
usati dai cori nelle chiese o cattedrali nel Medioevo e nel
Rinascimento, ndr) conservati nel fondo antico della Biblioteca.
Tutti i corali della Biblioteca della Società Economica seguono
la liturgia francescana; le miniature al loro interno sono
accomunate da una accentuazione di moduli figurativi e
ornamentali dei diversi miniaturisti di pennello e di penna che
si discostano dalla tradizione ligure. L'influsso di altre
regioni su questi corali di origine ligure, si spiega
considerando che i codici miniati erano opera di frati che
passavano di convento in convento, e che la provincia
francescana di Genova, nel secolo XV, comprendeva anche il
Piemonte.
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