Il team di Milano-Bicocca con
l'Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
(Ispra) ha sviluppato un nuovo sistema per il campionamento del
Dna ambientale, il cosiddetto eDna, utile a identificare in
simultanea diverse specie da un unico campione di acqua marina e
per rilevare la presenza di specie elusive, identificare
precocemente l'invasione di specie aliene, riconoscere la
presenza di organismi già nelle prime fasi del loro sviluppo,
rivoluzionando così la 'lettura' della biodiversità. Il nuovo
sistema elimina i vincoli logistici dovuti alla disponibilità
di navi di ricerca dedicate applicando un sistema di
campionamento che può essere esteso a traghetti e altre navi
commerciali e che utilizza il sistema di raffreddamento dei
motori cui viene applicata una derivazione dedicata alla
raccolta del campione che può così essere eseguita da non
specialisti. Per testare il nuovo sistema, il team ha
collaborato con Corsica Sardinia Ferries, sulla rotta
Livorno/Golfo Aranci, attraverso il Mar Ligure-Tirreno dove si
trova il Santuario Pelagos dei mammiferi marini. Dopo aver
prelevato l'acqua in punti precisi della rotta e aver filtrato i
campioni, il Dna è stato estratto e sequenziato nel centro di
genomica dell'Università di Leeds. Utilizzando marcatori di Dna
messi a punto dal team i ricercatori hanno riscontrato tracce di
Dna di circa 100 specie di vertebrati: da acciughe e sardine a
pesci-predatori come tonno e pesce spada, delfini, balenottere e
capodogli. Elena Valsecchi, del Dipartimento di Scienze
Ambientali e della Terra di Milano-Bicocca e responsabile
delprogetto, ha sottolineato che "questa metodologia ci permette
di effettuare una sorta di tac del mare. Ora è necessario
scansionare le rotte dei traghetti per avere una immagine ad
alta risoluzione e contribuire alla conoscenza e al monitoraggio
della biodiversità nei nostri mari".
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