Si è chiusa con un concerto nella
piazza del teatro cittadino la campagna elettorale del
centrosinistra a Savona. Di fronte al Teatro Chiabrera diverse
realtà culturali cittadine si sono date appuntamento per una
festa in cui si sono alternate band, cantanti, performance
teatrali e anche un happening, il 'Cantotondo'; nel quale i
presenti sono stati diretti in un grande coro improvvisato. Più
di 300 le persone intervenute per il comizio finale del
candidato Marco Russo, che ha ricordato il percorso fatto dalla
coalizione. "Siamo pronti a governare - ha detto - a coinvolgere
l'intera città in questo cammino, siamo pronti e siamo convinti
che i cittadini ci daranno la fiducia per far ripartire Savona".
Russo ha ricordato "gli sguardi, i volti, le emozioni: ho visto
tanta fiducia nelle persone voglia di ricostruire la città.
Sarebbe stato facile sparare su un'amministrazione che in 5 anni
ha piegato la città. Sarebbe stato facile dire che il mio
avversario in realtà è Toti e che Toti vuole solo mettere una
bandierina arancione sulla nostra città. Ma la gente è stufa
della politica che litiga perché non ha idee, noi le idee le
abbiamo".
Russo ha rimarcato "la litigiosità dell'altro schieramento che
nasce da un vuoto di idee e di proposta politica. Noi la
partecipazione non la predichiamo ma la pratichiamo", e ha
ringraziato "le forze politiche che si sono aggregate e hanno
dimostrato una grande apertura, un grande coraggio e di avere a
cuore Savona e non i loro interessi. Non abbiamo seguito le
regole della politica tradizionale, abbiamo sovvertito i riti
della politica".
"Nel corso di ben 450 incontri, contando solo quelli del periodo
strettamente elettorale - ha concluso Russo - ho visto la Savona
che risorgerà, perché Savona ne ha la forza. Sotto le ceneri del
malcontento ho trovato la brace di una città che è viva".
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