Sono stati assolti i tre anarchici arrestati dal Ros nel 2019 perché ritenuti gli autori dei pacchi bomba inviati nel 2016 a due magistrati torinesi e al direttore del Dap di Roma. Il sostituto procuratore della Dda di Genova Federico Manotti, insieme al procuratore capo facente funzioni Francesco Pinto, avevano chiesto oltre 52 anni di carcere.
L'accusa è di attentato. La procura aveva chiesto 18 anni e quattro mesi per Giuseppe Bruna, 49 anni, 17 anni per Robert Firozpoor, 23 anni, di origine iraniana, e Natascia Savio, 35 anni. I tre anarchici, ora assolti, erano accusati di aver spedito tre pacchi esplosivi, intercettati prima che venissero recapitati, ai pm torinesi Roberto Maria Sparagna e Antonio Rinaudo, impegnati in indagini sugli anarchici, e a Santi Consolo, all'epoca direttore del Dap di Roma. I tre, secondo gli investigatori, si erano incontrati a Genova e qui avevano organizzato e assemblato i pacchi bomba. Per gli inquirenti sarebbero stati traditi da un dettaglio: in una delle buste era rimasta una targhetta del prezzo che aveva un negozio di articoli cinesi del capoluogo ligure. Attraverso le telecamere erano stati ricostruiti gli spostamenti e si era risaliti alla loro identità. Fuori dal tribunale una cinquantina di anarchici ha sfilato per il centro in segno di protesta
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