Tra il 2017 e il 2019 hanno evaso Iva per circa 600mila euro con un sistema di compravendita di pellet in cui non versavano il dovuto all'erario, 2,5 milioni il valore della merce acquistata e rivenduta a prezzi più bassi rispetto alla concorrenza. In due sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla procura della Repubblica di Savona: un 45enne di Bra (Cuneo), formalmente amministratore della società con sede a Millesimo (Savona), pagato mensilmente circa mille euro per il servizio come 'prestanome', e un 50enne di Ceva (Cuneo), ma originario di Sanremo, pluripregiudicato.
L'autorità giudiziaria ha anche ordinato il sequestro preventivo, eseguito dai militari di Savona della Guardia di finanza, finalizzato alla confisca, di beni e disponibilità finanziarie per 140 mila euro, corrispondenti all'Iva evasa nel 2018. Il sistema è stato scoperto dai finanzieri di Cairo Montenotte, negli accertamenti sul prezzo ribassato rispetto alla media nazionale del pellet di alcuni rivenditori valbormidesi. Acquistato da diversi fornitori comunitari (lituani, estoni, belgi, tedeschi, polacchi e austriaci) veniva ceduto a prezzo concorrenziale a diversi rivenditori delle province di Savona, Imperia, Cuneo ed Alessandria, omettendo tuttavia di versare all'erario l'Iva incassata.
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