"Sulla nuova diga di Genova c'è la
necessità che il ministro dell'Ambiente vada più veloce. La
settimana scorsa è arrivata una lettera in cui si dice che la
Commissione per la valutazione ambientale non è ancora stata
costituita e si parla di un termine di 180 giorni. E'
inaccettabile che dopo mesi e due modifiche legislative per
mantenere l'opera entro determinati tempi ci si trovi in questa
situazione di freno a mano tirato". A lanciare l'allarme è il
deputato leghista e membro della commissione Trasporti Edoardo
Rixi, parlando a margine del Blue economy summit. La lettera del
ministero della Transizione ecologica spiega che gli uffici
hanno provveduto alle verifiche preliminari sull'istanza
presentata per la valutazione ambientale dell'opera ma precisa
che "il riavvio e la prosecuzione dell'iter istruttorio
avverranno a seguito dell'insediamento della Commissione tecnica
e comunque entro 180 giorni dalla data della presente". Ad oggi
sono in corso le procedure di legge per formalizzare le nomine e
organizzare le attività operative. Il rischio è che i tempi si
allunghino troppo per un'opera che, inserita nel Pnrr, ha
bisogno di correre per essere completata (per la prima fase)
entro il 2026. "Il ministero dell'Ambiente si era ripromesso di
fare in tempi record l'analisi di impatto ambientale ma il tempo
record è che non ha ancora costituito la commissione e ci
vogliono 180 giorni - aggiunge Rixi -. I tempi record che
abbiamo in Italia mi sembrano paragonabili a quelli di una corsa
fra una tartaruga e una lumaca. Mi auguro che il ministero
riesca a intervenire e adotti tutti i provvedimenti per non far
perdere tempo e denaro".
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