Manifestazione sotto la Regione Liguria questa mattina di circa una cinquantina di genitori di bambini disabili. Appoggiati dalla Consulta regionale per i disabili, Cepim e sindacati di base, chiedono un intervento della Sanità regionale perché 1.200 bambini sono senza trattamento ambulatoriale e riabilitativo e in liste di attesa che possono durare fino a 5 anni. In piazza con loro Pippo Rossetti, consigliere regionale del Pd. "Dal 2015 Alisa ha ridotto le figure di Asl come logopedisti, neuropsichiatri infantili e specialisti nella riabilitazione e ha anche ridotto il budget assegnato a istituzioni come il Chiossone, Cepim, Anffas, Redulco e le cooperative che si occupano di autismo", riassume Rossetti. "Ci sono bambini di 3 anni al 790esimo posto in lista di attesa per una riabilitazione - racconta ancora - e il risultato è che le famiglie che possono se la pagano le famiglie e altre no. Non c'è più il servizio garantito dai livelli essenziali di assistenza. Siamo scandalizzati dall'indifferenza cinica del presidente Toti".
Il Cordinamento regionale enti riabilitazione handicap della Liguria che ha vinto tre volte al Tar contro questa situazione ha chiesto che i 4 milioni dovuti vengano utilizzati per nuovi interventi: Con circa 4 milioni stima infatti che si potrebbero abbattere le liste. Arrivando a 6 milioni si potrebbero fare anche le assunzioni necessarie.
"Quando hai un neonato down e non riesci ad avere prestazioni fino ai suoi 3 anni lo hai rovinato per sempre. Chi glielo spiega alla mamma di un down che non è un bambino malato? - dice Rossetti -. Chi glielo spiega alla mamma del neonato ipovedente che il bambino percepisce i contrasti e non i colori e deve avere una stimolazione visiva in bianco e nero? Come la sostieni questa mamma? Quando una famiglia deve spendere 600 euro al mese si vende anche la casa, si fa un mutuo per il bambino". "Il Cepim a livello europeo ha portato il reinserimento lavorativo dei down, ma devi fare un lungo lavoro. A 14-15 anni chi insegna a un cieco ad andare da solo?".
Entro la primavera 2022 l'Asl 3 genovese conta di azzerare le liste d'attesa dei 1.200 bambini disabili senza trattamenti ambulatoriali e riabilitativi. Lo spiega il direttore sociosanitario dell'Asl 3 Lorenzo Sampietro al termine di un incontro tra la Conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale e una delegazione di genitori che ha partecipato alla protesta organizzata in piazza De Ferrari contro le lunghe liste d'attese per le terapie indispensabili ai bambini.
"Saranno 42 in totale gli operatori assunti nell'ambito della neuropsichiatria nell'Asl 3 genovese", afferma Sampietro confermando il ricorso al sostegno del privato. "Sono tantissime le cure a cui ci riferiamo: dalla riabilitazione dei bambini autistici, fino ai bambini con difficoltà motorie o di linguaggio, si tratta di interventi riabilitativi che vanno dalla psiche alla mobilità", spiega. Sul tema è intervenuto anche il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti. "Sono in corso assunzioni per psichiatri, psicologi, logopedisti e riabilitatori motori, quindi tutte le figure professionali della filiera. - sottolinea Toti - Contiamo entro i prossimi mesi di invertire la tendenza ed entro qualche trimestre di far notare la differenza".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA