"C'è chi plaude all'arrivo di molte
navi e c'è chi sogna il raddoppio degli accosti e la costruzione
dell'ennesimo molo, questa volta per le crociere. C'è però anche
chi in città si preoccupa per l'innalzamento dell'inquinamento
e, in alcuni casi, lo
sforamento dei limiti degli standard di qualità dell'aria. Tema
che riguarda sia le navi da crociera che le porta containers".
Lo si legge in una nota di Legambiente Spezia.
"È stata messa in evidenza la presenza delle navi in banchina
con l'aumento dei parametri - prosegue la nota -, ma la cosa più
grave è che la circolazione delle masse d'aria nel Golfo di
Spezia distribuisce il fumo delle navi lungo la costa andando a
lambire anche zone relativamente lontane. Tutto questo a causa
della permanenza dei generatori delle navi alimentati a
gasolio". Secondo l'associazione ambientalista, "l'inquinamento
porta degrado e malattia e imbruttisce una città che sta
cercando di scrollarsi di dosso un passato di mala gestio del
comparto industriale. Non ha senso parlare di futuro - conclude
la nota di Legambiente -, riduzione delle emissioni serra e
green deal se poi nel concreto permangono queste condizioni
aberranti. Tutela della salute e rispetto dei
parametri vanno attuati ora, non chissà quando". Il circolo
spezzino di Legambiente "sta valutando tutte le azioni da
svolgere affinché questi
problemi vengano affrontati e portati a soluzione, in tutte le
sedi possibili".
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