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Operazione Polizia postale, perquisiti 29 no vax

Operazione Polizia postale e digos

Operazione Polizia postale, perquisiti 29 no vax

'Molto attivi su Telegram, ipotesi associazione a delinquere'

ROMA, 18 novembre 2021, 08:47

Redazione ANSA

ANSACheck

++ Operazione Polizia postale, perquisiti 29 no vax ++ - RIPRODUZIONE RISERVATA

++ Operazione Polizia postale, perquisiti 29 no vax ++ - RIPRODUZIONE RISERVATA
++ Operazione Polizia postale, perquisiti 29 no vax ++ - RIPRODUZIONE RISERVATA

La Polizia di Stato ha eseguito 29 perquisizioni, su tutto il territorio nazionale, a carico di appartenenti a sodalizi No Vax - No Green Pass molto attivi su canali Telegram, nei cui confronti vengono ipotizzati reati che vanno, a seconda delle diverse singole posizioni, dalla costituzione e partecipazione ad associazione segreta, all'istigazione, all'interruzione di pubblico servizio e all'associazione per delinquere finalizzata a compiere danneggiamenti. La Dda della procura di Genova ha disposto 24 perquisizioni; le altre 5 le sta eseguendo la Digos di Firenze coordinata dalla procura del capoluogo toscano. L'indagine è stata avviata nel più ampio contesto degli accertamenti volti a identificare gli autori di minacce rivolte a esponenti delle istituzioni regionali e a un medico infettivologo. Sempre dalle prime ore di questa mattina, la Digos della questura di Firenze, coordinata dalla Procura della Repubblica di quel capoluogo e dalla Direzione centrale della Polizia di prevenzione, sta eseguendo altre 5 perquisizioni a carico di altrettante persone attive in rete e ricollegabili al movimento "V_V", ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata a compiere danneggiamenti ed altri reati. La "V" è ispirata al film V per la vendetta

Per entrare nell'associazione gli affiliati venivano sottoposti a specifici programmi di reclutamento e addestramento. Gli organizzatori agganciavano prima su Facebook gli utenti no vax e poi li invitavano su canali Telegram dove venivano mandati video su come organizzare azioni di sabotaggio o danneggiamenti senza essere scoperti. I proseliti, chiamati "Guerrieri ViVi"', dovevano compiere azioni di vandalismo contro i centri vaccinali, sabotare la campagna vaccinale e pubblicare, in maniera coordinata e ad orari prestabiliti, tramite account falsi, post denigratori che prendevano di mira in particolare politici, infettivologi e giornalisti. Specifici programmi di reclutamento erano stati previsti per i no vax appartenenti alle categorie dei sanitari, degli insegnanti e degli appartenenti alle forze dell'ordine. Finito il percorso di formazione, l'aspirante guerriero doveva superare un esame e veniva guidato da un tutor per la realizzazione delle prime operazioni."Muoversi sempre nei punti ciechi… l'importante è trovare una zona sicura senza telecamere… il problema delle telecamere non è tanto che ti riprendono in un determinato momento… ma che ti possono seguire se passano da un punto all'altro…". Era una delle indicazioni fornite dagli organizzatori del gruppo V.V che su canali segreti Telegram organizzava azioni di sabotaggio e disturbo alla campagna vaccinale.  L'inchiesta era partita la scorsa estate e tra le persone finite nel mirino dei gruppi c'erano anche il presidente della Regione Giovanni Toti e l'infettivologo Matteo Bassetti. 

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