Una startup che si chiama Ocean
gyres", che tradotto significa le correnti oceaniche circolari,
lavorerà con i pescatori di Santa Margherita Ligure (Genova)
aiutandoli a riutilizzare la plastica in mare recuperata in mare
che sarà usata per creare oggetti nuovi come costumi da bagno da
mettere in commercio. E con i ricavi i pescatori potranno
continuare l'attività di recupero in mare. L'idea è nata da due
genovesi Antonio Augeri e Andrea Faldella che hanno trovato
assoluta collaborazione dal Comune e da Docks Lanterna Spa,
azienda che gestisce in città la raccolta e lo smaltimento dei
rifiuti: "L'idea di Ogyre è in linea con il percorso ecologico
che l'amministrazione ha intrapreso fin dal primo mandato -
spiega il sindaco Paolo Donadoni -, coniugare la salvaguardia
del mare con il miglioramento delle condizioni di lavoro dei
nostri pescatori è un'idea intelligente e virtuosa".
Mentre Benedetto Carpi, presidente della Cooperativa armatori
e motopescherecci di Santa Margherita Ligure aggiunge: "Prima
quelli che si raccoglievano in mare erano considerati rifiuti
speciali, ora invece, con la normativa di recente introduzione,
si possono portare a terra. Siamo contenti di questo progetto
che ci consente di dare il nostro contributo al nostro mare
sperando che anche altre città e altre marinerie decidano di
seguire il nostro esempio".
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