Il Natale in Liguria vale quasi 660
milioni. È la spesa prevista per l'acquisto di prodotti e
servizi tipici del periodo natalizio. Sulla cifra totale, 429
milioni serviranno per alimentari, 229 per altri prodotti e
servizi. Una spesa così suddivisa tra le province della regione:
361 milioni a Genova (235 in alimentari e 126 in altri prodotti
e servizi), 118 a Savona (77 e 41), 90 a Imperia (59 e 31), 89
alla Spezia (58 e 31. Il quadro emerge dall'ultima analisi
dell'Ufficio studi di Confartigianato (dati Istat).
La scelta non manca: cioccolatini, panettoni, torroni. Ma anche
conserve, dolci e salate. Oppure un gioiello, un giocattolo, un
accessorio, un abito pregiato. Un utensile o un oggetto di
qualità. In Liguria ci sono 7.747 microimprese artigiane che
realizzano prodotti o servizi tipici dell'offerta natalizia. Il
2,5% del totale nazionale, il 25,3% dell'artigianato complessivo
in regione. E vi lavorano 22.108 persone.
Di queste piccole e piccolissime realtà, 3.868 sono attive nella
provincia di Genova (11.723 addetti), altre 1.663 sono nel
savonese (4.421 addetti), a Imperia se ne contano 1.222 (con
2.810 addetti), mentre in provincia della Spezia le microimprese
attive sono 1.095, con 3.157 addetti.
«C'è ben più di un motivo per regalare un prodotto o un servizio
artigiano - spiega Giancarlo Grasso, presidente di
Confartigianato Liguria - Materie prime di ottima qualità, una
lavorazione attenta e precisa. Ma anche l'originalità».
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