Sì al turbogas alla centrale Enel della Spezia al posto del carbone. I ministri della Transizione Ecologica Roberto Cingolani e della Cultura Dario Franceschini hanno firmato il decreto con il quale viene espresso «giudizio positivo di compatibilità ambientale per il progetto di sostituzione dell'unità a carbone esistente con una nuova unità a gas», secondo il progetto di riconversione che Enel aveva presentato e che è stato sottoposto a Valutazione di impatto ambientale. L'esito della valutazione da parte dei due ministeri è stato quindi positivo, fermo restando che dovranno essere ottemperate tutte le condizioni ambientali definite dalla commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale Via e Vas, del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Liguria e dell'Istituto superiore di sanità. La centrale Enel della Spezia da tempo è al centro di un progetto di riconversione osteggiato dalla popolazione e dall'amministrazione locale, che chiedono lo stop al carbone ma anche un progetto che valorizzi i 70 ettari dell'attuale impianto con produzioni sostenibili e fonti rinnovabili. Sulla riconversione a turbogas si erano già espressi negativamente consiglio comunale e consiglio regionale. Lo stop all'impianto a carbone è previsto entro il 31 dicembre 2021.
Peracchini: gravisso atto politico di Pd e 5S
"La doppia firma del Ministro della Transizione Ecologica Cingolani e del Ministro della Cultura Franceschini sulla Valutazione di Impatto Ambientale che riguarda il progetto del turbogas alla Spezia nonostante il parere critico della relazione sanitaria allegata al progetto è un gravissimo atto politico targato Pd e Cinque Stelle, ambientalisti sul territorio e pronti a bruciare sei milioni di metri cubi di gas al giorno è giunto al capolinea". Lo ha dichiarato il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini, dopo la notizia dell'ok al progetto Enel di riconversione al turbogas della centrale della Spezia. "Con questa doppia firma è caduta l'ultima foglia di fico del centrosinistra sulla questione Enel, perché ad oggi sono definitivamente chiare a tutti le responsabilità politiche e tecniche, nel merito e nel metodo. Annuncio fin d'ora che, quando sarà convocata la conferenza dei servizi dal Ministero per l'eventuale autorizzazione al turbogas, esprimerò come Comune della Spezia e come Provincia della Spezia parere contrario e che ci batteremo fino in fondo per tutelare il Golfo dei Poeti, insieme a Regione Liguria. Non solo, già da ora studieremo con gli uffici se ci sono gli estremi per impugnare la Valutazione di Impatto Ambientale perché il parere negativo di tutto il nostro territorio verso un eventuale progetto di turbogas alla Spezia deve esprimersi in tutte le sedi competenti possibili".
Critici Paita, Melley e Centi
L'autorizzazione al turbogas da parte di Cingolani è una pagina buia per la città e per il governo nazionale. Ancora una volta un territorio intero, che già ha pagato un prezzo altissimo alle esigenze energetiche nazionali, è rimasto inascoltato". Lo dicono il consigliere regionale Roberto Centi (Lista Sansa) e il consigliere comunale Guido Melley (LeAli a Spezia) sull'ok al turbogas da parte dei ministri Cingolani e Franceschini per la centrale Enel della Spezia. "Ancora una volta decisioni che investono il futuro economico, ambientale e la salute dei cittadini sono state calate sulla testa degli spezzini senza il minimo riguardo. Ci chiediamo che cosa aspetti ancora Toti per dare parere negativo in Conferenza Servizi. Un'area che potrebbe ospitare industria sostenibile e creare centinaia di posti di lavoro verrebbe destinata ad una centrale inquinante che ne occuperebbe qualche decina. Da parte nostra continueremo la nostra battaglia e faremo di tutto affinché ciò non accada." Critica anche la deputata spezzina Raffaella Paita: "Se, come chiarito dal ministro della Transizione Ecologica Cingolani, si tratta di un mero passaggio tecnico, continuamo a ritenere che la decisione politica finale sul sito spezzino debba essere diversa. Basta Chiedere alla città sacrifici ambientali che la Spezia non può più sostenere. Dal momento che la decisione finale dovrà tenere conto del punto di vista del livello locale e regionale, ora si tratta di lavorare perché tutti compattamente si dica no alla centrale turbo gas. E anche il governo , dopo questo passaggio tecnico, spero faccia la propria parte politicamente contro una visione miope e sbagliata anche dal punto di vista energetico", conclude Paita.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA