Avanza l' ipotesi di aggregazione per Carige, l'istituto controllato dal Fondo Interbancario di Tutela dei depositi con il contributo di tutte le banche dopo la crisi che continua peraltro a farsi sentire sui bilanci della banca.
Giovedì 16, secondo quanto si apprende, il Fondo dovrebbe riunione il consiglio per illustrare i passi e le opzioni di una soluzione che veda un accordo con altri istituti di credito o soggetti finanziari. La soluzione, fortemente auspicata dal governo e dalle autorità di vigilanza, si è resa necessaria dopo il ritiro della trentina Cassa Centrale Banca nei mesi scorsi che si era impegnata (con condizioni) a rilevare l'istituto ligure. L'operazione beneficerebbe anche delle Dta, le imposte differite attive, che sono state prorogate da Governo e Parlamento fino al giugno 2022 anche in vista della fusione Unicredit-Mps che non si è materializzata. Giova, sottolineano diverse fonti, anche il recupero dell'economia italiana che impatta favorevolmente sui risultati operativi anche se il bilancio resta segnato dagli accantonamenti.
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