Una via o una piazza da dedicare
ad Abdeslam Farah che sarà il primo musulmano tumulato nel
cimitero comunale dove sarà appositamente creata un'area per gli
islamici. Il giorno dopo la scomparsa del rappresentante della
comunità islamica del Tigullio, morto ieri a 81 anni per
complicazioni respiratorie ereditate da anni di lavoro giovanile
nelle miniere di zolfo, il sindaco del comune dell'entroterra
genovese, Danilo Repetto, non ha dubbi: "Presenterò in consiglio
comunale la richiesta di intitorare a Farah una via o una
piazza. La notizia della sua scomparsa ha colpito me
personalmente ma anche tutti i concittadini che ne hanno potuto
apprezzare la gentilezza e la disponibilità". Repetto ricorda di
come Abdeslam Farah partecipasse anche alle celebrazioni
religiose della Madonna di Lourdes o di San Rocco illuminando
con i lumini anche la sua casa. "È stato un esempio di
integrazione, dialogo e rispetto, mancherà a tutti" ha detto il
sindaco.
Abdeslam Farah, arrivato in Italia dal Marocco circa 40 anni fa,
aveva una merceria. Ha riunito la prima comunità musulmana del
Tigullio creando un luogo di preghiera a Mezzanego prendendo in
affitto un palazzo comunale. Nel 2015, dopo gli attentati
terroristici di Parigi, propose e sottoscrisse in curia a
Chiavari con tutti i rappresentanti delle altre religioni un
documento per il rispetto e la convivenza pacifica e la condanna
di atti terroristici. Nell'agosto scorso, dopo anni di attesa,
il comune di Mezzanego gli aveva consegnato la cittadinanza.
Nella tarda mattinata di domani l'ultimo saluto con una
preghiera collettiva nel cimitero della frazione di San Siro
dove il comune ha concesso un'area da destinare ai defunti di
religione musulmana.
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