La sconfitta con lo Spezia ieri allo stadio Picco (1-0) ha riportato la Sampdoria, nel giorno del debutto di Marco Giampaolo in panchina, in piena zona retrocessione. Adesso la squadra doriana si trova ad appena tre punti dal Cagliari che occupa il terzultimo posto in classifica.
Un margine ridotto per i blucerchiati che sono reduci da quattro sconfitte consecutive (Cagliari, Napoli e Torino con l'ex Roberto D'Aversa, esonerato la settimana scorsa, più l'ultima nel derby ligure); e c'è una tradizione negativa per la Sampdoria nelle stagioni che si concludono il 22 maggio, la stessa data che segnerà anche la fine di questo campionato 2021-2022. Ci furono infatti tre retrocessioni, esattamente nelle stagioni (1965- 66, 1976-77, e 2010-2011 : "Quest'anno dobbiamo sfatare questo tabù", scherza Nicola Pozzi, attaccante di quella Samp targata 2010-2011. All'Agenzia ANSA Pozzi mostra grande fiducia per l'obiettivo salvezza: "Non si può paragonare quella squadra a quella attuale. È arrivato Marco Giampaolo che è un ottimo allenatore, a cui bisogna dare un po' di tempo", dice l'ex giocatore che fu il miglior marcatore di quella stagione insieme a Giampaolo Pazzini con sei reti: "In queste situazioni si esce col collettivo, tutti insieme uniti verso l'obiettivo: società, tifosi , staff tecnico e squadra. Giampaolo conosce benissimo l'ambiente e già a La Spezia si sono viste cose importanti: è arrivata la sconfitta ma è stata immeritata. Poi a livello di qualità ci sono giocatori di primissimo piano: basta pensare a un reparto offensivo come Quagliarella, Caputo, Gabbiadini e Torregrossa. Poi Candreva , Thorsby ed Ekdal: il gruppo c'è senza dubbio -ha concluso -, ora c'è la sosta e capita nel momento giusto".
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