"Il Premio Ipazia di quest'anno
vuole essere il cartello delle donne italiane per le donne in
Afghanistan". L'appello alla solidarietà, condiviso dal comitato
del Festival dell'eccellenza femminile-Premio Ipazia e da tutti
gli ospiti del panel - è stato lanciato dalla direttrice
artistica Consuelo Barilari insieme alla giornalista Carmen
Lasorella, neopresidente della sezione internazionale del Premio
e conduttrice dell'incontro, a Sahraa Karimi, donna imbolo della
lotta per i diritti, a cui è stato assegnato il Premio Ipazia
Internazionale 2021, e a Giovanna Botteri, Premio Ipazia
Nazionale 2021, in collegamento da Parigi, che - accolta da un
lunghissimo applauso ha dichiarato: "Non ci sono corrispondenti
di guerra. Ci sono donne che combattono ogni giorno la loro
battaglia. Perché nessuna conquista è eterna: conquiste e
diritti vanno continuamente difesi e rinnovati."
"Vi prego, non dimenticate le donne afghane" ha detto Sahraa
Karimi, ricevendo la medaglia con l'effige della filosofa
alessandrina. Tornata ora in Italia (dove ha l'incarico di
visiting professor al Centro Sperimentale di Cinematografia di
Roma) dopo gli Afghan Women Days indetti a Bruxelles dal
Parlamento Europeo, la giovane e già pluripremiata regista ha
ribadito la sua chiamata alla lotta e alla pace: "I Talebani
hanno paura degli artisti - ha detto -. Scrittori, musicisti,
pittori o cineasti possono provocare grandi cambiamenti nella
società, e a volte iniziare rivoluzioni".
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