C'è una doppia indagine, una della
procura di Genova e una parallela in capo alla procura per i
minori, per individuare gli autori dell'assalto all'ex ostello
della Gioventù avvenuto la sera di lunedì nel quartiere di
Oregina. I ragazzi, una ventina almeno secondo gli
investigatori, che avevano i volti coperti da sciarpe e
cappucci, dopo aver lanciato pietre e altri oggetti verso i
giovani migranti ospiti della struttura, sono fuggiti prima
dell'arrivo della polizia. Il coinvolgimento della procura dei
minori dipende dal fatto che alcuni degli autori possono avere
meno di 18 anni. L'inchiesta della Procura presso il tribunale
di Genova è coordinata dal pm Arianna Ciavattini e affidata alla
squadra mobile diretta da Stefano Signoretti che sta visionando
alcuni filmati delle telecamere della zona e sta ascoltando come
testimoni residenti e operatori della struttura. Non è escluso
anche il coinvolgimento della Digos, che era arrivata sul posto
la sera del blitz, ma solo qualora dalle indagini emergesse la
partecipazione all'assalto di gruppi o singoli vicini ad
ambienti razzisti o xenofobi, elemento che dalle indagini finora
non è emerso. Quanto accaduto potrebbe invece essere letto come
una 'risposta' dei giovani del quartiere ad alcune rapine e
danneggiamenti avvenuti nelle scorse settimane e che vengono,
anche sulle pagine social del quartiere, attribuiti ai giovani
ospiti dell'ex ostello ma al momento, ci tengono a chiarire gli
investigatori, non esiste alcun elemento che provi che i giovani
migranti siano gli autori dei reati denunciati. Intanto da ieri
sera i migranti sono stati tutti trasferiti e smistati in
diverse strutture sul territorio.
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