Sono oltre duemila i genovesi che hanno partecipato alla manifestazione per dire non all'invasione russa promossa dalle associazioni pacifiste, dai sindacati e dai partiti della coalizione di Centrosinistra.
Tra i manifestanti anche il candidato sindaco del centrosinistra e del M5s per le comunali di Genova Ariel Dello Strologo. Largo Pertini si è riempito in fretta, poi i manifestanti hanno dato vita a un corteo nelle vie del cuore cittadino. Ad aprire la manifestazione, prima dello striscione dell'ora contro la guerra, una bandiera ucraina, portata da un ragazzo e una ragazza. "Io sono nato in Ucraina - dice Paolo - ho vissuto lì 5 anni e ora i miei famigliari mi stanno raccontando tutto quello che succede. La mia bisnonna è stata sfrattata dalle bombe, passano giorno e notte nei bunker, senza poter dormire. Putin aveva detto che non avrebbe bombardato le case e invece oggi hanno colpito un palazzo". Tra Via Roma, piazza Corvetto e Via XX Settembre, le strade dello shopping, sono tantissimi i giovani che sfilano: ci sono i ragazzi della scuola Don Milani e gli scout che hanno portato le bandiere della Pace. I Più giovani espongono cartelli con la scritta "per noi un futuro di pace". Ci sono le donne ucraine, che sfilano avvolte nelle bandiere del loro Paese e cantano l'inno nazionale. "Noi vogliamo mandare un messaggio ai genitori russi: non mandate i vostri figli in guerra contro gli ucraini", dice una di loro, mentre compare la scritta 'Putin assassino' e la sua faccia insanguinata.
Con il raduno in piazza e il corteo, Genova ha voluto dare un segno di vicinanza all'Ucraina. "Il nostro pensiero prima di tutto va ai civili ucraini che sono sotto le bombe - ha detto Norma Bertullacelli, pacifista di Un'ora per la pace - poi chiediamo al governo di attuare la costituzione, l'articolo 11, che dice che l'Italia ripudia la guerra. Nessun coinvolgimento, in questa follia ma un'azione diplomatica". E sulla torre Grimaldina di Palazzo Ducale sventola la bandiera della pace.
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