"Sicuramente rimarrà una sede
importante di Banca Carige a Genova, non vogliamo fare
macelleria sociale, ci saranno solamente investimenti che
aiuteranno la banca a crescere per dare una mano importante al
territorio". Lo ha detto l'amministratore delegato di Bper Banca
Piero Luigi Montani a Genova al termine di un incontro con il
presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e il sindaco
Marco Bucci sul contratto di acquisizione della partecipazione
di controllo di Banca Carige. "Il marchio Carige ha 500 anni di
vita e quindi sarà sicuramente valorizzato - ha ribadito Montani
-. Sull'autonomia di Carige bisogna intenderci che cosa
significa. Per poter acquisire le deferred tax assets (Dta, le
imposte differite), che sono parte della componente del prezzo
di acquisto, abbiamo l'obbligo di fare la fusione", continua
Montani confermando l'obiettivo di chiudere l'operazione entro
fine 2022.
"Bper con Carige avrà una massa intermediata complessiva di
oltre 400 miliardi, che non è poca roba. - sottolinea Montani -.
Avremo più di 2.200 sportelli che poi dovremo razionalizzare,
non a Genova, ma in generale. Dobbiamo ancora scrivere il piano
industriale, che farà il bene della banca nel suo insieme e
sicuramente di Carige. Siamo venuti qui per fare bene e non c'è
nulla da temere, dovete aspettare il piano industriale, che
penso a giugno sarà comunicato al mercato".
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