"Se i difetti del ponte Morandi
erano così evidenti anche per un pensionato, perché la procura
di Genova non ha indagato prima?". E' quanto ha detto l'avvocato
Guido Colella, che difende due dirigenti di Aspi, nel corso
dell'udienza preliminare per il crollo dell'infrastruttura (14
agosto 2018, 43 vittime).
"In 30 anni sono state fatte diverse indagini sulla gestione
autostradale e nessuno si è accorto di questi difetti? Da ultimo
c'era stato un articolo sui giornali nel 2016 in cui si parlava
dei problemi. E però nessuno è andato a indagare. Allora anche
voi siete responsabili". Il legale ha chiesto anche la
conservazione dei reperti del ponte eventuali nuove analisi e ha
lamentato "una compressione del diritto di difesa" perché non è
stato possibile avere un accesso concreto agli atti.
Sono 59 le persone imputate oltre alle due società. Secondo
l'accusa tutti sapevano che il ponte era malato ma nessuno fece
nulla per ridurre i costi, in modo da garantire maggiori
dividendi ai soci. Le udienze andranno avanti ancora fino al 15
marzo con le discussioni di tutti i legali degli imputati. I
pubblici ministeri Massimo Terrile e Walter Cotugno potrebbero
decidere di replicare. A quel punto il giudice dell'udienza
preliminare Paola Faggioni potrebbe prendere alcuni giorni per
decidere chi rinviare a giudizio e se prosciogliere qualcuno.
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