Il cantiere genovese San Giorgio
del porto ha completato la demolizione e il riciclaggio di tre
navi nel porto di Genova: Sentinel e Theodoros, che da anni
erano abbandonate nel porto e Mar Grande che era stata invece
ceduta da Italcementi proprio per essere avviata a demolizione.
"Si tratta del primo progetto portato a termine in Italia in
conformità al regolamento europeo in materia di "ship
recycling", dopo l'importante lavoro della Costa Concordia,
concluso nel 2017, che aveva anticipato la normativa comunitaria
in tema di demolizione controllata" afferma Alberto Pongiglione
shipyard director di San Giorgio del porto, controllato dal
gruppo Gin, Genova Industrie Navali, unico soggetto italiano
accreditato all'albo europeo dei demolitori.
"La peculiarità di questo progetto - spiega - risiede nella
demolizione simultanea delle tre navi, resa possibile grazie al
know-how acquisito nel corso degli anni, che ha consentito di
abbattere in modo significativo sia le tempistiche che eventuali
impatti ambientali". In 148 giorni e 27mila ore di lavoro,
iniziato a fine maggio, di cui 110 in bacino per eseguire tutte
le attività propedeutiche di alleggerimento, bonifica, taglio e
demolizione, sono state riciclate quasi 2mila tonnellate e mezzo
di ferro e acciaio, inviando a recupero più del 98% del
materiale. "Durante tutto il periodo di demolizione sono stati
effettuati costanti monitoraggi, concordati con tutti gli enti
di competenza, le cui prime elaborazioni confermano l'assenza di
impatti negativi ambientali in tutti i campi indagati" spiega
una nota dell'azienda a proposito di rumore, polveri, acque,
rifiuti.
"È grazie a complessi approfondimenti giuridici e buone
sinergie tra tutte le amministrazioni coinvolte che si è
riusciti a portare in bacino le due "navi-rifiuto" abbandonate
da anni nel porto di Genova" completa Alberto Battaglini della
Capitaneria di porto di Genova.
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