L'elegante poesia della "Familie
Floz" al Teatro della Tosse. Da anni ormai il formidabile
gruppo tedesco di mimi porta alla Tosse i suoi spettacoli
fantasiosi e delicati ottenendo sempre un incredibile e meritato
successo.
Ieri in prima italiana il pubblico ha potuto vedere l'ultima
produzione della compagnia, "Feste". La storia prende spunto dai
preparativi per una festa nuziale di cui si percepirà l'eco dal
cortile (rappresentato in scena) della casa. E nel cortile
accadono le piccole, grandi cose che coinvolgono i diversi
personaggi in un susseguirsi di gags comiche, ma anche di spunti
drammatici.
I Floz sono tre straordinari attori che vestono maschere
impenetrabili, tristi alle quali sanno conferire una vitalità e
una duttilità di espressione incredibili. Sono tre, ma
rappresentano un numero incredibile di personaggi (i camerieri,
il cuoco, il portinaio, le donne di pulizia, lo sposo, la sposa,
alcuni invitati, il maestro di ballo, gli organizzatori
dell'evento, il postino, il trasportatore) in una continua e
rapida mutazione non solo di abito, ma anche di carattere, di
personalità. E' un saggio di bravura assoluta che coinvolge
oltre ai tre attori citati anche due formidabili musiciste
(tastiera e violoncello) che commentano "in diretta" l'azione
integrandosi magnificamente e unendosi ai compagni di lavoro nel
finale quando, tutti e cinque, intonano una melodia su una
"glass-harmonica".
Applausi interminabili. Repliche fino a domenica e poi la
tournée italiana che toccherà Belluno, Rovereto, Milano.
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