Foyer del Carlo Felice di Genova
affollato e bel successo, questo pomeriggio, per la prima
assoluta di 'Zena (il viaggio dell'emigrante)', commedia
musicale commissionata dal Teatro genovese al compositore
Fabrizio Lamberti e al librettista Mauro Graiani. Punto di
partenza la più celebre canzone genovese della storia, "Ma se
ghe penso" che di per sé è già un racconto pieno di malinconia e
di sogni: un genovese come tanti che sale su una nave e
attraversa l'oceano per cercare fortuna a Buenos Aires. Si
arricchisce ma Zena (Genova, in dialetto) è sempre nel suo cuore
e alla fine decide di tornare.
Tema affascinante e, purtroppo, drammaticamente attuale in
questo momento in cui milioni di persone fuggono dalla loro
patria invasa per cercare la pace. Se l'idea di base, dunque, è
buona, la realizzazione non pare ancora 'completa'. In
conferenza stampa era stato spiegato che lo spettacolo era
previsto su un palcoscenico vero e quindi con un certo respiro
narrativo: aver dovuto ripiegare sul foyer ha costretto a
tagliare e limitare non solo il respiro narrativo, ma
probabilmente anche il numero degli interpreti. Il tema
dell'emigrazione, dunque, c'è, ma avrebbe avuto bisogno di più
spazio e più tempo, con qualche riflessione ad esempio sulla
nave-bestiame che trasporta gli emigrati, sull'accoglienza non
sempre cordiale da parte degli argentini. I temi, insomma, sono
toccati ma non approfonditi: potranno esserlo in un prossimo
futuro considerando questa commedia come work in progress. Anche
la musica, del resto, appare limitata a poche canzoni piacevoli,
ma senza subbio potrebbe espandersi maggiormente.
Bravissimi gli interpreti: l'attore Corrado Tedeschi (Bacci
anziano) in video, gli attori-cantanti Raffaele Ficiur, Danilo
Ramon Giannini, Andrea D'Andreagiovanni, Elisa Dal Corso e gli
strumentisti Roberto Piga (violino), Joshua Fortiunato
(contrabbasso e fisarmonica) e Dado Sezzi (percussioni) guidati
dal compositore Lamberti al pianoforte. Un po' eccessiva
l'amplificazione dello strumentale in rapporto alle voci e allo
spazio acustico troppo riverberante. Repliche numerosissime per
le scuole.
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