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Ucraina: profughi a Imperia, carri armati sparavano vicino a noi

Ucraina: profughi a Imperia, carri armati sparavano vicino a noi

Vengono ospitati da famiglie di connazionali e di imperiesi

IMPERIA, 13 marzo 2022, 16:06

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 Un gruppo di ventitré i profughi ucraini in fuga dalla guerra sono arrivati oggi con un pullman a Imperia accolti da loro connazionali residenti in Italia. E' stato preparato un punto di accoglienza, un rinfresco e la possibilità di un tampone rapido, prima di raggiungere ognuno la propria destinazione, presso alcune famiglie. Altri profughi dovrebbero arrivare, in serata e domani.
    "C'erano i carri armati che sparavano a trenta metri da noi - raccontano Valentina e il marito Viktor, che provengono da Bucha, un centro distante trenta chilometri da Kiev -. Ora la nostra casa non c'è più, è rimasta solo cenere. Un missile l'ha distrutta". I due coniugi raccontano, che quando sono scappati la loro città è stata occupata dai russi. "Bucha è la località più bombardata - aggiungono -. I nostri vicini ci hanno accompagnato al confine con la Slovenia". La figlia, il marito e la nipote, invece, hanno impiegato quattro ore per uscire dal Paese.
    Tra un pezzo di pizza e focaccia e una bevanda calda, i bambini ne approfittano per giocare un po': chi con le costruzioni e i pennarelli, chi con lavagna e gessetto o con alcuni educatori. "I profughi verranno ospitati da famiglie che hanno dato la propria disponibilità - spiega Matteo Lodi, promotore dell'iniziativa -. Abbiamo creato un ponte umanitario privato". Molti sono stati raccolti al confine con l'Ungheria.
    "Ogni giorno mi chiamano famiglie disponibili a ospitare. Chi non ha casa mette a disposizione l'auto o il proprio tempo".
    Tra i profughi c'è una famiglia intera, l'unica in cui anche il padre è potuto fuggire "perché ha tre figli minorenni e non è stato obbligato a combattere - aggiunge Lodi -. Un altro padre arriverà domani dopo un'operazione chirurgica". Dopo il primo tampone allo svincolo autostradale, gli ucraini si recheranno agli hub della Asl 1 per un secondo test. Al momento non risultano positivi.
    Molte ragazze della comunità ucraina imperiese si sono prodigate per aiutare i connazionali. Una è Rostislava: "Abito da undici anni a Imperia. In questi giorni è arrivata mia cugina con il bambino piccolo. Sono qui ad aiutare una mia amica, che deve ospitare una famiglia a casa".

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